La programmazione - o coding - non è un´attività da ingegneri - oggi fa parte del programma scolastico obbligatorio
Impararla da bambini è divertente e dà una marcia in più





La programmazione - o coding -  non è un´attività da ingegneri - oggi fa parte del programma scolastico obbligatorio

Il coding
-o la "programmazione", come leggere, contare, farà parte delle nozioni basilari che dovranno sapere i nostri figli. Tutto nella realtà che ci circonda è regolato da computer.
Sin da piccoli, i nostri figli dovrebbero imparare a capire come funzionano da dentro, attraverso il coding, cioè la programmazione.
Non stiamo parlando di qualcosa di riservato ai maschi appassionati di videogiochi: questa attività non conosce differenze di genere, anzi interessa anche le femmine.
Il coding non solo è divertente e dà conoscenze tecniche, ma offre anche validi strumenti per affrontare meglio la vita.
Si insegna non un lignguaggio ma un sistema di pensiero, un metodo logico di procedere. L´Italia è in pole position, ma la Sicilia? La scuola italiana è tra le prime in Europa ad avere inserito l’insegnamento del coding.
«Dal 2015, oltre 1 milione e 300 mila studenti hanno avuto un’eperienza di programmazione collocando l’Italia seconda dopo gli Stati Uniti.
In tanti istituti è già stata inserita la figura dell’Animatore digitale che, in team con tre docenti, ha l’obiettivo di attuare il piano della scuola digitale» dice Donatella Solda, dirigente Miur per la digital transformation.
Ma in Sicilia e a Palermo?

Coding alla scuola primaria di primo grado

«Il divertimento è la motivazione più forte per i bambini, qualsiasi cosa facciano» sostiene Barbara Laura Alaimo di Coderdojo.
«Ecco perché bisogna evitare un approccio troppo teorico al coding e vanno messi in mano ai piccoli strumenti adatti alla loro età».
A 4-5 anni non sanno leggere: per apprendere hanno bisogno di oggetti che rendano visibili i concetti complessi.
Quindi vanno avvicinati al coding giocando con i robottini che insegnano a programmare.
Allo stato attuale non conosciamo neanche una scuola a Palermo che si occupa di coding in età prescolare.


Aziende come "Fablab" a Palermo offrono periodicamente dei corsi di arduino, la robotica ma sembra che possano partcipare sotanto "piccoli geni"
-ma non è assolutamente così.
Già l´industria del giocattoli si è adeguato e sono in commercio piccoli kit di robotica talmente facili che possono essere programmati anche dai bimbi più piccoli.


Il coding sviluppa la creatività, stimola il lavoro di squadra.
Come dice Barack Obama: non utilizzate il vostro smartphone, programmatelo!

Nel frattempo rimaniamo in attesa di sviluppi anche in Sicilia...