PRONAZIONE DOLOROSA

Fonte: A Cura Del Dott. Riccardo Ristori Direttore Scientifico Salvamento Academy E Membro Dell´associazione Safe For Life.





 PRONAZIONE DOLOROSA

Molti bambini, gioiscono nell’essere tirati per le mani in giochi “acrobatici” con i propri genitori, purtroppo a volte questi giochi possono comportare una piccola lesione dal nome strano: la pronazione dolorosa, proviamo a chiarire di cosa si tratta. Col termine pronazione si indica il movimento rotatorio dell´avambraccio grazie al quale il palmo della mano viene volto verso il basso e il dorso verso l´alto, diviene dolorosa, quando nell’articolazione del gomito si ha la fuoriuscita della “testa” del radio dal legamento che lo tiene unito all’altro osso, l’ulna. Quali sono le cause principali di questa piccola, ma dolorosa patologia? E’ tipico nei primi 5 anni di vita e maggiormente nelle bambine ed a seguito di un improvviso movimento di trazione e di semi rotazione verso l’interno dell’avambraccio e della mano, come quando si: -Prende per mano per fermare una caduta; -Solleva per le mani o per i polsi; -Fa oscillare (tipo altalena) sollevandolo per le mani o i polsi; -Tira mediante l’avambraccio per fargli cambiare direzione (durante una passeggiata); Altre volte può accadere, a seguito di: -“Acrobazie” in rotolamento sul braccio; -Cadute, in cui il bambino si protegge mettendo le mani a terra con le braccia in estensione.

Il segno è classico: il bambino non riesce più a fare il movimento di pronazione e può comparire una piccola tumefazione al gomito, mentre il sintomo è il dolore (in rari casi il dolore è ridotto).
Non ci sono altri segni e sintomi.
Il genitore deve evitare che il bambino muova il braccio, tenendolo o facendoglielo mantenere vicino al torace, inoltre è utile applicare del ghiaccio e se già prescritto in precedenza, dargli un antidolorifico.
Per il trattamento definitivo si deve ricorrere al medico.
In questi casi non si fa la diagnosi mediante radiografie, ma ricostruito l’accaduto si procede alla manovra di riduzione facendo compiere all’avambraccio un movimento di iperpronazione.

Questa manovra di riduzione richiede solo pochi secondi, solitamente il bambino piange, ma si consola rapidamente, poiché il dolore è brevissimo (si può comunque decidere di procedere a breve sedoanalgesia intranasale, io lo faccio e con brillanti risultati).
La maggior parte dei bambini può utilizzare il braccio senza dolore entro 10 o 15 minuti.
Se il dolore persiste, è probabilmente utile procedere ad approfondimenti diagnostici.
Si può evitare la pronazione dolorosa, tenendo il bambino per le braccia, ma soprattutto ricordarsi di evitare di fargli compiere movimenti in trazione mediante i polsi e gli avambracci.
Sperando possa fare cosa gradita, inviamo distinti saluti


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